G
        
        
          IOVANNA
        
        
          V
        
        
          ENTRONE
        
        
          V
        
        
          ASSALLO
        
        
          
            Ceramica islamica / Islamic Pottery
          
        
        
          the concentric and dotted bands characterizing the
        
        
          group.
        
        
          Bowls MO170 and MO169 belong to the type
        
        
          featuring opposing decorative elements. The first one
        
        
          features two conspicuous floral elements composed of
        
        
          pairs of half-palmettes surrounding a central ‘bud’. In
        
        
          this well known motif, variously defined as
        
        
          
            palmette en
          
        
        
          
            éventail
          
        
        
          ,
        
        
          
            palmette renversée
          
        
        
          , or compact palmette
        
        
          blossom, the palmettes are positioned opposite to each
        
        
          other, or alternating with narrow rectangular cartouches,
        
        
          or, finally, starting from a container (see the very nice
        
        
          sample of the Royal Scottish Museum of Edinburgh
        
        
          [Scavizzi 1966: no. 11] and the one at the Louvre [
        
        
          
            Arts
          
        
        
          
            de l’Islam
          
        
        
          1971: no. 28]). This motif, usually
        
        
          considered as derived from the
        
        
          
            incipit
          
        
        
          of the Koran’s
        
        
          sure, characterizes a fair number of exemplars, all of
        
        
          excellent quality and ascribed to the eastern regions of
        
        
          Iran. We mention here only a dish – very similar to the
        
        
          one in our Museum – dating back, according to Grube,
        
        
          to the 10th-11th century (Grube 1976: 98, no. 59 and
        
        
          color ill.). Furthermore, on the rim of the bowl of the
        
        
          Museum a double line of red and brown dots contrasts
        
        
          with a pseudo-inscription in tiny and distorted letters,
        
        
          which are still traceable back to the word
        
        
          
            yumn
          
        
        
          .
        
        
          On the other bowl (MO169) the pseudo-epigraphic
        
        
          motif is given emphasis by being enclosed within
        
        
          rectangular cartouches placed along the rim and in radial
        
        
          position and is alternated with two highly decorative floral
        
        
          motifs that can be considered as a stylized rendering of
        
        
          the composite palmette on the bowl described above; a
        
        
          very similar decorative pattern appears on a bowl from
        
        
          Nishapur (Wilkinson 1973: 147, no. 5).
        
        
          A scheme similar to that of the group illustrated so far
        
        
          is recognizable on bowl MO113, where a large
        
        
          composite cartouche containing heart-shaped palmettes
        
        
          takes the place of the luxurious palmette described above.
        
        
          In the case of MO116, featuring also an unusual
        
        
          che decora la coppa MO112 nella quale sono
        
        
          comunque riconoscibili le bande concentriche e
        
        
          puntinate che caratterizzano il gruppo.
        
        
          Allo schema con elementi contrapposti appartengono
        
        
          le due coppe MO170 e MO169. Nel primo caso
        
        
          troviamo due vistosi elementi floreali formati da
        
        
          coppie di semipalmette che racchiudono un ‘bocciolo’
        
        
          centrale. Ben noto e variamente definito
        
        
          
            palmette en
          
        
        
          
            éventail
          
        
        
          ,
        
        
          
            palmette renversée
          
        
        
          , o
        
        
          
            compact palmette
          
        
        
          
            blossom
          
        
        
          queste vistose palmette ora sono contrapposte,
        
        
          ora si alternano a stretti cartigli rettangolari, ora, infine,
        
        
          si dipartono da un contenitore (v. il bell’esemplare del
        
        
          Royal Scottish Museum di Edinburgo [Scavizzi 1966:
        
        
          n. 11] e quello del Louvre [
        
        
          
            Arts de l’Islam
          
        
        
          1971: n.
        
        
          28]). Questo ornato, che si vuole far derivare dall’
        
        
          
            incipit
          
        
        
          delle sure del Corano, caratterizza un discreto numero
        
        
          di esemplari, tutti di ottima qualità e attribuiti alle
        
        
          regioni orientali dell’Iran. Qui ricordiamo solo un piatto
        
        
          del tutto simile al nostro datato da Grube al X-XI secolo
        
        
          (Grube 1976: 98, n. 59 e ill. a colori). Sui margini della
        
        
          coppa del Museo, inoltre, una doppia fila di punti in
        
        
          rosso e in bruno si contrappone a una pseudo-iscrizione
        
        
          dai caratteri assai minuti e alterati ma riconducibili
        
        
          ancora al vocabolo
        
        
          
            yumn
          
        
        
          .
        
        
          Nella seconda coppa (MO169) il motivo pseudo-
        
        
          epigrafico è invece ben evidenziato entro cartigli
        
        
          rettangolari disposti lungo il bordo e in posizione
        
        
          radiale e si alterna a due analoghi vistosi motivi floreali
        
        
          che si possono considerare un’interpretazione stilizzata
        
        
          della palmetta composita della coppa precedente;
        
        
          un’impostazione molto simile si riscontra su una coppa
        
        
          da Nishapur (Wilkinson 1973: 147, n. 5).
        
        
          Uno schema prossimo a quello del gruppo ora definito
        
        
          si riconosce nella coppa MO113 sulla quale un largo
        
        
          cartiglio composito che racchiude palmette cuoriformi
        
        
          ha sostituito la vistosa palmetta sopra descritta.
        
        
          Nel caso della MO116, nella quale compare anche
        
        
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