condottevi e la sua datazione si veda l’introduzione
alle schede MO244-MO246.
Le due asce, ricavate da ciottoli o schegge di pietra
sienitica (?) locale potrebbero essere stati strumenti o
oggetti rituali.
Ascia in sienite (?)
(MO247)
Taglio arrotondato, margini curvilinei.
Ascia in sienite (?)
(MO248)
Taglio diritto, un margine diritto, l’altro curvilineo.
Monete aksumite in argento (Etiopia settentrionale o
Eritrea centrale?)
Le quattro monete in argento sono state donate da
privati, già residenti italiani in Eritrea.
Alla fine del III secolo d.C., forse intorno al 270,
durante il regno del sovrano Endubis, Aksum è stato il
primo stato dell’Africa subsahariana a coniare moneta
in oro, argento e bronzo. La monetazione aksumita è
legata allo standard ponderale di quella romana e
l’importanza delle relazioni con il Mediterraneo è
anche evidente dall’uso della lingua greca per le
legende sulle monete e nelle iscrizioni coeve (Munro-
Hay, Juel-Jensen 1995: 36-37, 47; Pedroni 1997: 21).
La rappresentazione su ambedue le facce della testa del
sovrano potrebbe trovare confronti nelle serie monetali
sudarabiche (Munro-Hay, Juel-Jensen 1995: 39),
mentre la corona a cuffia è certamente africana
(Pedroni 1997: 33). Il simbolo religioso del disco e del
crescente, sostituito dalla croce alla metà del IV secolo,
è ben noto in Arabia meridionale ed era stato
ampiamente usato in Etiopia e Eritrea nel I millennio
a.C. (Munro-Hay, Juel-Jensen 1995: 41).
Giacché in tutta l’Africa nordorientale non sono
presenti giacimenti di argento, questo metallo può essere
stato importato dall’Arabia o derivare dalla fusione di
monete romane o sudarabiche.
investigations and its dating, see description of MO244-
MO246.
The two axes, made by smoothing nodules or shards
of local syenitic stone (?), may either have been tools
or had a ritual function.
Axe in syenitic stone (?)
(MO247)
Curved edges and blade.
Axe in syenitic stone (?)
(MO248)
Blade and one edge straight.
Aksumite silver coins (Northern Ethiopia or Central
Eritrea?)
These four silver coins were donated by former Italian
residents in Eritrea.
At the end of the 3rd centuryAD, possibly around 270,
during the reign of Endubis, Aksum became the first
state of Sub-SaharanAfrica to mint coins, in gold, silver
and bronze. The Aksumite coinage takes its ponderal
standards from the contemporary Roman coinage; the
importance of the relationship with the Mediterranean
world can also be seen in the use of Greek for the legend
(Munro-Hay, Juel-Jensen 1995: 36-37, 47; Pedroni
1997: 21). The representation both
recto
and
verso
of
the same sovereign’s head may suggest parallels with
Southern Arabian coinage (Munro-Hay, Juel-Jensen
1995: 39), while the type of crown, in the form of a
skullcap, is certainly African (Pedroni 1997: 33). The
religious symbol of the crescent and disc, replaced by
the mid-4th century by the cross, is familiar in Southern
Arabia, but had been common in Ethiopia and Eritrea
during the 1stmillennium BC (Munro-Hay, Juel-Jensen
1995: 41).
Since there is no source of silver anywhere in North-
Eastern Africa, the metal must presumably have come
from Arabia or else was recycled from Roman or
Southern Arabian coinage.
A
NDREA
M
ANZO
Reperti dal Sudan Orientale, dall’Eritrea e dall’Etiopia / Finds from Eastern Sudan, Eritrea and Ethiopia
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