G
IOVANNI
V
ERARDI
Sculture dell’India di Nordovest… / Sculptures of Northwerstern India…
Frame fragment
(MO201)
Black schist.
Southeastern Afghanistan; 10th or early 11th century.
Unfinished; chipped and intentionally damaged at several
points.
It is the fragment of a dividing frame made of overlapping
squares, whose left edge (where a break is observable)
closes the main panel, while another panel was leaned on its
smooth and lowered right side. The overlapping squares are
in the shape of a niche or a miniature temple; one of them
is preserved in its entirety, while only the upper part of the
other one is extant. The upper niche is delimited by two
small columns similar to those present in the small temple
MO200, and is unfinished at the top, where the decorated
fastigium has not been sculpted. Inside it features a standing
male figure wearing a conical headdress and holding a big
club in his left hand. The decorated fastigium can be
observed in the lower niche, which featured another figure,
presumably standing, of which only the head is extant.
Fragment of the top part of a stele in the shape of a small
temple
(MO200)
Black schist.
Southeastern Afghanistan or Northern Pakistan; late 10th
or early 11th century.
Chiselled on the sides and in some other places; signs of red
colour, applied after the defunctionalization of the object.
The frontal side of the small temple, with its roof
surmounted by an
amālaka
, is defined on its sides by small
columns with circular elements along the shaft and a leafy
capital. The roof features, on the left, the head of a cobra
and, on the right, its tail, sketchily carved to display the
scales. The frontal side represents the interior of the temple,
where, on a low throne decorated with a lozenge motif and
a lotus element in the centre, a four-armed Viṣṇu is seated,
with the two lower arms in
dhyānamudrā
and the upper
ones holding an
utpāla
(right) and a lotus flower (? left)
respectively. The
mudrā
and the attributes are uncommon
for this God, who borrows them from the Buddhist
iconography. Viṣṇu wears his typical, high headdress, a
necklace and the
yajñopavīta
(the thread indicating the
Frammento di cornice
(MO201)
Schisto nero.
Afghanistan sudorientale; X secolo o inizi XI.
Non finito; scheggiato e volutamente danneggiato in più
punti.
Si tratta del frammento di una cornice divisoria a riquadri
sovrapposti che a sinistra, dove si osserva una rottura,
chiudeva il pannello principale, mentre sulla parte liscia e
ribassata a destra gli si appoggiava un altro pannello. I
riquadri sovrapposti sono a forma di nicchia o tempietto in
miniatura, uno dei quali conservato per intero e l’altro solo
nella parte superiore. La nicchia superiore è delimitata da
due colonnine simili a quelle del tempietto nel MO200, e
non è stata completata in alto, dove il fastigio decorato non
è stato scolpito. All’interno si trova una figura maschile
stante che indossa un copricapo conico e regge con la sinistra
una mazza di grandi dimensioni. Il fastigio decorato si può
osservare nella nicchia inferiore, entro la quale era un’altra
figura, presumibilmente stante, di cui rimane solo la testa.
Frammento di parte sommitale di stele a forma di
tempietto
(MO200)
Schisto nero.
Afghanistan sudorientale o Pakistan settentrionale; X secolo
o inizi XI.
Scalpellato sui lati e su alcune altre parti; tracce di colore
rosso, steso dopo la defunzionalizzazione dell’oggetto.
La parte frontale del tempietto, con copertura sormontata
da un
amālaka
, è definita sui lati da colonnette con elementi
circolari lungo il fusto e capitello fogliato. Sulla copertura
si scorge, sulla sinistra, la testa di un cobra e, a destra, la
sua parte terminale, sommariamente lavorata e incisa a
mostrarne le scaglie. La parte frontale figura l’interno del
tempio, dove, su un basso trono decorato con un motivo a
losanghe e un elemento lotiforme al centro, è assiso Viṣṇu
a quattro braccia, le due inferiori in
dhyānamudrā
e quelle
superiori che reggono, rispettivamente, un
utpāla
(a destra)
e un fiore di loto (? a sinistra). Sono una
mudrā
e attributi
insoliti per il dio che li mutua dall’iconografia buddhista.
Viṣṇu indossa il tipico, alto copricapo, una collana e lo
yajñopavīta
(il cordone che indica la condizione di ‘due
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