G
        
        
          IOVANNA
        
        
          V
        
        
          ENTRONE
        
        
          V
        
        
          ASSALLO
        
        
          
            Ceramica islamica / Islamic Pottery
          
        
        
          collection, it is worth mentioning here one of the most
        
        
          recognizable types in the Iraqi production, which can
        
        
          be admired in almost any public and private Islamic
        
        
          art collection. This group is constituted mainly of open
        
        
          shapes painted in blue on a white background, with a
        
        
          geometric and vegetal repertoire of unmistakable
        
        
          style.
        
        
          6
        
        
          Highly characteristic is the epigraphic motif,
        
        
          almost exclusively produced using the name of the
        
        
          potter/painter as the only element of the decoration,
        
        
          which is painted not only in blue, but also in purplish
        
        
          brown or green, in a very tiny, yet decipherable script.
        
        
          Beside these more sophisticated and, given the
        
        
          presence of the expensive blue, ‘precious’ examples,
        
        
          the production includes wares in which copper green
        
        
          is used for a more conventional repertoire: MO92 is a
        
        
          bowl belonging to this production, where the mottled
        
        
          motif, also used on the Mesopotamian lead-glazed
        
        
          wares, is here proposed against an opaque white
        
        
          background to decorate another exemplar of bowl
        
        
          with curved outline and everted rim, on a ring foot.
        
        
          Very similar to this is a bowl belonging to the Khalili
        
        
          collection (1994: no. 33).
        
        
          
            B. Polichrome
          
        
        
          (MO83, MO81)
        
        
          North-eastern Iranian territories; 10th century.
        
        
          The success of the high status Mesopotamian wares
        
        
          brought to their imitation also in Syria, Egypt and in
        
        
          the Iranian territories, both in the north-eastern
        
        
          provinces, at that time dominated by the Samanids,
        
        
          and in the central and southern districts. Yet, the
        
        
          difficulty in obtaining tin, of Mesopotamian
        
        
          provenance, apparently limited the production of
        
        
          opacified glazed wares, while simultaneously
        
        
          encouraging the development in some centres, such as
        
        
          Siraf, of the use of borax and/or zircon as a
        
        
          replacement for tin (Williamson 1987: 16, 17).
        
        
          Moreover, shapes become more repetitive: the open
        
        
          Museo non si può passare sotto silenzio uno dei gruppi
        
        
          meglio identificabili della produzione irachena, che si
        
        
          può ammirare in quasi tutte le raccolte pubbliche e
        
        
          private di arte islamica. Esso è costituito per la maggior
        
        
          parte da forme aperte dipinte soprattutto in blu su fondo
        
        
          bianco, con un repertorio geometrico e vegetale dallo
        
        
          stile inconfondibile.
        
        
          6
        
        
          Molto specifico è l’impiego del
        
        
          motivo epigrafico che utilizza quasi esclusivamente il
        
        
          nome del ceramista/decoratore, quale unico elemento
        
        
          della decorazione dipinto oltre che in blu anche in bruno
        
        
          violaceo o in verde in una grafia minuta ma decifrabile.
        
        
          Accanto a questi esempi più raffinati e ‘preziosi’ per
        
        
          la presenza del costoso blu continua la produzione di
        
        
          ceramiche che utilizza il verde ramina per un
        
        
          repertorio più convenzionale: a questa produzione
        
        
          appartiene la coppa MO92 dove il motivo ‘a macchie’,
        
        
          utilizzato anche sulle ceramiche mesopotamiche con
        
        
          rivestimento vetroso al piombo, è qui proposto sul
        
        
          fondo bianco opaco e coprente per decorare una coppa
        
        
          ancora una volta con profilo ricurvo e bordo riverso
        
        
          su piede ad anello. Del tutto simile è una coppa
        
        
          appartenente alla collezione Khalili (1994: n. 33).
        
        
          
            B. Policroma
          
        
        
          (MO83, MO81)
        
        
          Territori iranici nordorientali; X secolo.
        
        
          La fortuna dei pregevoli prodotti mesopotamici ha fatto
        
        
          sì che fossero imitati anche in Siria, in Egitto e nei
        
        
          territori iranici, sia nelle province nordorientali al tempo
        
        
          dominate dai Samanidi, sia in quelle centrali e
        
        
          meridionali. Sembra però che la difficoltà a procurarsi
        
        
          lo stagno proveniente dalla Mesopotamia abbia limitato
        
        
          la produzione di ceramica ricoperta da vetrina
        
        
          opacizzante e anzi abbia sviluppato in alcuni centri,
        
        
          come Siraf, l’uso del borace e/o dello zircone in
        
        
          sostituzione dello stagno (Williamson 1987: 16, 17).
        
        
          Inoltre le forme diventano più ripetitive: quelle aperte,
        
        
          che sono anche le più numerose, hanno pareti per lo più
        
        
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