Yalā, ‘House A’
          
        
        
          R
        
        
          OMOLO
        
        
          L
        
        
          ORETO
        
        
          In 1987 the Italian Archaeological Mission in the
        
        
          Yemen Arab Republic, directed by Prof. Alessandro
        
        
          de Maigret from 1980 to 2010, carried out an
        
        
          excavation in Yalā/al-Durayb, an important Sabaean
        
        
          city situated in the Wādī Yalā area (tributary of the
        
        
          Wādī Danah). The excavation activities concerned a
        
        
          private house, ‘House A’, located in the upper part of
        
        
          the site (Fig. 5). It provided a significant stratigraphic
        
        
          sequence which allowed to redefine the chronology of
        
        
          ancient pre-Islamic Yemen.
        
        
          The building is a two-store unit dating back to
        
        
          between 7th-6th century BC, built on top of 9th
        
        
          century BC archaeological levels. The ground floor is
        
        
          made up of a central compound which measures ten
        
        
          meters square. Attached to the center are some rooms
        
        
          (Fig. 6). The complex covers a total area of 14×11 m.
        
        
          The main entrance is on the east side of the house and
        
        
          leads to a central corridor. This corridor is 1.80 m wide
        
        
          and divides the central building in two sectors: a north
        
        
          sector and a south sector. At the end of the corridor is a
        
        
          double stairway that leads to the first floor of the house
        
        
          and a door that leads to the west external room.
        
        
          The architectural compound appears to be a
        
        
          multifunctional unit in which, according to the pottery
        
        
          remains, the following activities took place: food
        
        
          processing (in the southern external rooms), food
        
        
          storage (on the ground floor, where the higher number
        
        
          of storage vessels are concentrated); storerooms (in
        
        
          the north wing of the ground floor); cooking activities
        
        
          (on the ground floor, where the highest concentration
        
        
          of cooking ware, as well as ovens and bone-finds, can
        
        
          be observed); food consumption activities (on the first
        
        
          floor, where most of the dining ware, composed by
        
        
          two similar ceramic assemblages, can be observed).
        
        
          
            References: de Maigret 1996; Loreto 2011.
          
        
        
          
            Translation by the Author
          
        
        
          
            La ‘Casa A’ di Yalā
          
        
        
          R
        
        
          OMOLO
        
        
          L
        
        
          ORETO
        
        
          Nel 1987 la Missione Archeologica Italiana nella
        
        
          Repubblica dello Yemen, diretta dal Prof. Alessandro
        
        
          de Maigret dal 1980 al 2010, condusse uno scavo
        
        
          presso Yalā/al-Durayb, un importante centro Sabeo
        
        
          situato nell’area del Wādī Yalā (un tributario del Wādī
        
        
          Danah). Le attività di scavo interessarono una casa
        
        
          privata, la ‘Casa A’, localizzata nella parte alta del sito
        
        
          (Fig. 5). Essa ha fornito una fondamentale sequenza
        
        
          stratigrafica che ha permesso di ridefinire la
        
        
          cronologia dello Yemen antico di epoca pre-Islamica.
        
        
          L’edificio è costituito da un’unità centrale, composta
        
        
          da due piani, datata tra il VII e il VI secolo a.C.,
        
        
          edificata su livelli archeologici che risalgono al IX sec.
        
        
          a.C. Il piano terra è composto da un nucleo centrale di
        
        
          10 m di lato, affiancato da alcuni ambienti (Fig. 6). Il
        
        
          complesso copre un’area totale di 14×11 m.
        
        
          L’ingresso principale si apre lungo il lato orientale e
        
        
          conduce a un corridoio assiale, largo 1.80 m, che
        
        
          divide l’edificio centrale in due ali laterali: un’ala nord
        
        
          e un’ala sud. Nel fondo del corridoio si imposta una
        
        
          scalinata a doppia rampa, che conduce al primo piano
        
        
          della casa, e una porta che permette di accedere
        
        
          all’ambiente esterno a ovest.
        
        
          Il complesso architettonico appare come un’unità
        
        
          multifunzionale in cui, sulla base dei rinvenimenti
        
        
          ceramici, è possibile riconoscere le seguenti attività:
        
        
          trasformazione degli alimenti (negli ambienti esterni a
        
        
          sud); stoccaggio degli alimenti (al piano terra, dove è
        
        
          concentrato il maggior numero di contenitori da
        
        
          stoccaggio); magazzini (nell’ala nord del piano terra);
        
        
          cottura degli alimenti (al piano terra, dove si ha la
        
        
          maggior concentrazione di ceramica da cottura,
        
        
          assieme a un focolare e rinvenimenti ossei); consumo
        
        
          degli alimenti (al primo piano, dove compare la quasi
        
        
          totalità della ceramica da mensa).
        
        
          
            Bibliografia: de Maigret 1996; Loreto 2011.