esterno, è privo di decorazione; ognuna delle sei pareti laterali
reca una decorazione eseguita a incisione e traforo, composta
da un motivo a corda generato da un nastro incrociato di cui
l’anello centrale racchiude un nodo in forma di losanga. La
superficie superiore presenta un’iscrizione incisa, divisa in sei
sezioni separate ognuna da un fiore trilobato e delimitata da
una sottile fascia circolare continua campita con una sequenza
di triangoli. Su ognuno degli angoli è applicato un elemento
in forma di fiaschetta. Nel centro, intorno al coperchio, una
fascetta circolare in rilievo è ornata da un tralcio vegetale
continuo e inciso, con terminazioni in forma di semipalmette
bilobate. La parte superiore del coperchio presenta una
decorazione incisa e traforata, composta da una sequenza di
fiori trilobati. Un pomello in forma di globetto è applicato
sulla sommità del coperchio e funge da presa.
L’iscrizione in lingua araba, di natura benaugurale, è
eseguita in scrittura corsiva, priva di punti diacritici, vocali
e segni ortografici. Brevi tralci vegetali con andamento
sinusoidale scivolano tra le lettere su un campo ornato con
linee continue a zig-zag:
ﺍﻟﻴﻤﻦ ﻭ / ﺍﻟﺒﺮﻛﺔ / ﻭﺍﻟﺴﻼ / ﻣﺔ ﻭ ﺍﻟﺒﺮ / ﻭ ﺍﻟﺴﻌﺎ / ﺩﺓ ﻭﺍﻟﺒﺮ
Felicità, / benedizione, / integrità spiritua /
le, devozione, / felici / tà, devozione
La forma esagonale della base risulta abbastanza rara,
diversamente da quella dei piedini e del coperchio. Gli
elementi in forma di fiaschetta si confrontano soprattutto
con i pinnacoli di un esemplare del Mayer Memorial
Museum of IslamicArt di Gerusalemme (inv. n. M128-70)
14
e rappresentano forse una stilizzazione delle piccole semi-
cupole di molti esemplari (Baer 1983: fig. 32).
15
L’iscrizione
presenta una consueta sequenza di termini d’augurio
destinati al possessore dell’oggetto. Essa ha tuttavia due
particolarità che è opportuno segnalare: l’
incipit
del testo è
affidato alle parole ‘successo e benedizione’, binomio che
generalmente introduce le iscrizioni di augurio eseguite in
scrittura cufica.
16
Il
ductus
dell’ultima lettera (
tā’marbūṭa
)
della parola
al-sa‘āda
ha la forma di un vasetto con fiore
trilobato che sembra ispirato agli indicatori di fine verso
internal and external, is undecorated; each of the six lateral
walls bears an incised and open-work decoration, featuring a
rope motif generated by a crossed ribbon in which the central
ring contains a lozenge shaped knot. The upper surface bears
an incised inscription, divided into six sections, separated by a
three-lobed flower and bordered by a thin continuous circular
band with a background featuring a sequence of triangles. An
element in the shape of a small flask is applied on each of its
angles. In the middle, surrounding the cover, a small circular
embossed band is decorated with a continuous and incised
vegetal scroll, with its terminations in the shape of bilobed
semi-palmettes. The upper part of the cover bears an incised
and open-work decoration, featuring a sequence of three-
lobed flowers. A knob in the shape of a small globe is applied
on the top of the cover and serves as a hold.
The inscription in Arabic, of the well-wishing type, is
executed in cursive script, without diacritical marks,
vowels and orthographic marks. Short vegetal vines
with sinusoidal pattern run among the letters against a
background adorned with continuous zig-zag lines:
ﺍﻟﻴﻤﻦ ﻭ / ﺍﻟﺒﺮﻛﺔ / ﻭﺍﻟﺴﻼ / ﻣﺔ ﻭ ﺍﻟﺒﺮ / ﻭ ﺍﻟﺴﻌﺎ / ﺩﺓ ﻭﺍﻟﺒﺮ
Bliss, / divine grace, / spiritual integri / ty, godliness, /
felici / ty and godliness
Unlike the shape of the small feet and the lid, the exagonal
shape of the base appears to be quite rare. The elements in
the shape of small flasks are comparable especially to the
pinnacles of an example preserved in the Mayer Memorial
Museum of IslamicArt in Jerusalem (inv. no. M128-70)
14
and
perhaps represent a stylization of the small semi-domes found
in many examples (Baer 1983: fig. 32).
15
The inscription
has the typical sequence of well-wishing words dedicated
to the owner of the object. However, it also has two details
that are worth mentioning: the
incipit
of the text is ‘success
and blessing’, two words that generally introduce the well-
wishing inscriptions executed in Kufic script.
16
The
ductus
of the last letter (
tā’ marbūṭa
) of the word
al-sa‘āda
has the
shape of a small vase with a three-lobed flower which seems
to have been inspired by the indicators of the end of the lines
R
OBERTA
G
IUNTA
Metalli islamici / Islamic Metalwork
141
1...,131,132,133,134,135,136,137,138,139,140 142,143,144,145,146,147,148,149,150,151,...326