come specialista di protostoria del Vicino e Medio
Oriente e me come specialista del periodo predinastico
egiziano. A questa missione parteciparono studenti
dell’Orientale, tra cui Rosanna Pirelli che oggi insegna
Egittologia nell’Ateneo. Tra il 1977 ed il 1986 vennero
condotte otto campagne sul sito di Naqada (IV
millennio a.C.). La missione venne interrotta nel 1986
per una grave malattia di Claudio Barocas, che ne
determinò la morte nel 1989. Il risultato di maggior
rilievo fu la scoperta di cretule con impronte di sigillo,
databili alla fase di Naqada II e III, se non addirittura
Naqada I, che costituirono le prime evidenze di
amministrazione in Egitto (Barocas 1986; Barocas,
Fattovich, Tosi 1989; Fattovich
et al.
2007).
La Missione a Naqada diede comunque un forte
stimolo ad un’impostazione antropologica della ricerca
di tipo anglo-americano, con particolare riferimento al
problema della formazione dello stato, che ha
caratterizzato l’orientamento teorico dell’archeologia
africana all’UNO.
Gli anni Ottanta furono un decennio di notevole
sviluppo dell’archeologia africana dell’Ateneo. Oltre
alla missione a Naqada vennero avviate due missioni,
in Sudan (1980-1995) e in Egitto (1987-1990).
Nel 1980 venne avviata sotto la mia direzione la
Missione Archeologica Italiana in Sudan (Kassala) allo
scopo di ricostruire la dinamica dei possibili contatti tra
la Valle del Nilo e l’Altopiano Etiopico. Venne scelta
come area di indagine il Delta del Gash, presso Kassala
(Sudan orientale) al confine con l’Eritrea. Tra il 1980 ed
il 1995 furono condotte quattordici campagne di
ricognizione e scavo, cui parteciparono numerosi
studenti tra cuiAndrea Manzo, oggi docente diAntichità
Nubiane nell’Ateneo, e Cinzia Perlingieri, attualmente
ricercatrice all’Università di Berkeley (USA). Dal 1980
al 1988 la Missione collaborò con la spedizione della
Southern Methodist University di Dallas (Texas) e
Archaelogical Expedition in Upper Egypt of the UNO
was established under the direction of Claudio Barocas,
Tosi and myself as co-principal investigators. Several
of our students, such as e.g. Rosanna Pirelli, presently
professor of Egyptology at UNO, participated to this
project. Eight field seasons were conducted from 1977
to 1986 at the site of Naqada (4th millennium BC). The
expedition was interrupted in 1986 because of the
serious disease and eventual death of Claudio Barocas
in 1989. The main contribution of this expedition was
the discovery of the first predynastic clay sealings,
ascribed to Naqada II and Naqada III, if not to Naqada
I times, dating to 4th millenniumBC, which represented
the earliest evidence of administration in Egypt (Barocas
1986; Barocas, Fattovich, Tosi 1989; Fattovich
et al.
2007).
The expedition to Naqada did strongly stimulated an
anthropological approach to the research with a
particular emphasis on the problem of state formation,
in an Anglo-American style, which characterized the
whole theoretical orientation of African archaeology at
UNO.
In the 1980s two more expeditions were established
in Sudan (1980-1995) and eastern Nile Delta (1987-
1990).
The research project of theArchaeological Expedition
in Sudan (Kassala) of the UNO was designed to testing
in the field the possible occurrence of contacts between
the Nile Valley and the Ethiopian highlands. The Gash
Delta near Kassala in eastern Sudan at the border with
Eritrea was investigated from 1980 to 1995, with
fourteen field seasons including excavations and survey.
Many UNO students, including Andrea Manzo,
professor of Nubian Antiquities at UNO and Cinzia
Perlingieri, Senior Research fellow at the University of
California, Berkeley, participated to the fieldwork. From
1980 to 1988 the expedition also collaborated with the
Museo Orientale ‘Umberto Scerrato’
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