Bard e mia. Come area di indagine fu scelta la collina
di Bieta Giyorgis, a nord di Aksum, dove aveva già
operato la Missione diretta da Lanfranco Ricci. Scopo
iniziale del progetto era verificare sul terreno l’ipotesi
basata su tradizioni locali e osservazioni fatte nel 1973
che l’area più antica di sviluppo urbano di Aksum fosse
localizzata sulla sommità di questa collina (Ricci,
Fattovich 1988; Ricci 1990). Vennero condotte dieci
campagne di scavo tra il 1993 e il 2003, cui hanno
partecipato studiosi e studenti italiani, americani,
canadesi, svizzeri ed etiopici. Gli scavi a Bieta
Giyorgis hanno messo in luce un abitato con edifici
monumentali, case rurali e tombe d’élite databili tra il
IV secolo a.C. ed il XV secolo d.C., confermando la
presenza sulla sommità della collina delle più antiche
evidenze del Regno di Aksum (Bard, Fattovich 1997;
2001; Bard
et al.
1997; 2002; Bard
et al.
2003;
Fattovich
et al.
2000; Fattovich 1997; 2003).
I risultati della Missione hanno permesso di stabilire
una sequenza culturale precisa e una cronologia più
solida per lo sviluppo della capitale del Regno
Aksumita, definire l’economia di sussistenza della
città e chiarire la rete di scambi commerciali tra il
Regno di Aksum e il resto del Mondo antico.
In particolare, sono stati identificati quattro periodi
principali di sviluppo: 1) Pre-Aksumita (circa 700-400
a.C.); 2) Proto-Aksumita (circa 400-450 a.C.); 3)
Aksumita (circa 50 a.C.-700 d.C.); 4) Post-Aksumita
(circa 700.1500 d.C.). Il Periodo Aksumita è stato
inoltre suddiviso in quattro fasi: Aksumita Iniziale
(circa 50 a.C.-150 d.C.), Aksumita Classico (circa
150-400 d.C.), Aksumita Medio (circa 400-550 d.C.)
e Aksumita Tardo (circa 550-650/700 d.C.).
Le evidenze pre-aksumite consistono soprattutto in
aree cerimoniali associate a resti di bovini e caprini.
I resti attribuibili al Periodo Proto-Aksumita
comprendono piattaforme artificiali costruite con
expedition investigated the hill of Bieta Giyorgis, to
the north of Aksum, where Lanfranco Ricci already
conducted excavations in 1973. The project was
originally designed to test the hypothesis, based on
local traditions, that the hill was the earliest area of
urban development of the ancient capital city (Ricci,
Fattovich 1988; Ricci 1990). Ten field seasons were
conducted from 1993 to 2003, with the participation
of Italian, American, Canadian, Swiss and Ethiopian
scholars and students. The excavations brought to the
light the remnants of a residential settlement with
monumental buildings, rural houses, and a cemetery
with élite tombs, dated to the 4th century BC-15th
century AD, supporting the tradition of the
occurrence of the earliest evidence of development of
the Aksumite kingdom on the top of the hill (Bard,
Fattovich 1997; 2001; Bard
et al.
1997; 2002; Bard
et
al.
2003; Fattovich
et al.
2000; Fattovich 1997;
2003).
The results of the expedition provided a firmer
chronology and cultural sequence of the Aksumite
Kingdom and more evidence about the subsistence
economy and long distance trade. In particular, four
main periods of development of the urban area of
Aksum were distinguished: 1) Pre-Aksumite Period
(ca. 700-400 BC); 2) Proto-Aksumite Period (ca. 400-
450 BC); 3) Aksumite Period (ca. 50 BC-700 AD); 4)
Post-Aksumite Period (ca. 700-1500 AD). Aksumite
Period has been divided into four phases: Early
Aksumite (ca. 50 BC-150 AD), Classic Aksumite (ca.
150-400 AD), Middle Aksumite (ca. 400-550 AD)
and Late Aksumite (ca. 550-650/700 AD).
The Pre-Aksumite evidence includes ceremonial
areas associated with sheep/goat bones.
The Proto-Aksumite evidence includes man-made
platforms associated with rough monoliths and pit-
graves, a monumental building and remains of other
R
ODOLFO
F
ATTOVICH
L’attività archeologica de ‘L’Orientale’in Africa / The Archaeological Activity of ‘L’Orientale’in Africa
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