ma molto attiva Scuola di Archeologia Africana
nell’Ateneo.
Nel 1991 l’UNO venne anche invitato a fornire un
supporto scientifico e didattico all’Università di Addis
Abeba al fine di organizzare gli studi archeologici in
Etiopia nell’ambito del Programma di Cooperazione
Universitaria Italo-Etiopica. Tra il 1991 e il 1996 mi
venne pertanto affidato l’incarico di organizzare il
Master in Archeologia nel Dipartimento di Storia
dell’AAU con la collaborazione del Dr Kassaye
Begashaw, allora direttore dell’
Authority for the
Research and Conservation of the Cultural Heritage
(ARCCH) del Ministero della Cultura etiopico e
attualmente docente all’AAU. Dopo una serie di
difficoltà relative alla politica accademica etiopica, il
Master si concretizzò nel 2002 formando i primi
archeologi etiopici, tre dei quali (Temesgen Burka,
Temesgen Nigus e Alemseged Beldados) hanno
completato la loro formazione all’UNO con il
dottorato di Ricerca inArcheologia Africana nel 2011.
Nel 2006 inoltre l’unità archeologica del Dipartimento
di Storia dell’AAU ha costituito il primo Dipartimento
di Archeologia e Gestione del Patrimonio Culturale in
Etiopia. L’UNO ha potuto così contribuire alla
formazione della scuola etiopica di archeologia.
Nel 1992 l’incontro ad Addis Abeba con tre colleghi
della Boston University (BU; J. McCann, storico
africanista, K.A. Bard e M. DiBlasi, archeologi) segnò
l’inizio di una nuova fase della ricerca dell’UNO in
Etiopia. In quell’occasione vennero gettate le basi di
una rete di convenzioni tra UNO, BU e AAU al fine di
promuovere ricerche congiunte in campo storico e
archeologico e potenziare così il programma di
archeologia presso l’AAU.
Nell’ambito della convenzione UNO/BU venne
avviato nel 1993 un progetto congiunto di ricerca
archeologica ad Aksum sotto la direzione di Kathryn
a small, though very active, School of African
Archaeology at UNO.
In 1991 UNO was also required to provide Addis
Abeba University (AAU) with a scientific support to
organizing an archaeological programme in Ethiopia
as part of the Italian-Ethiopian University Cooperation
Programme. From 1991 to 1996 I was appointed to
organize the MA programme in Archaeology in the
Department of History, AAU, together with Dr
Kassaye Begashaw, then head of the Authority for the
Research and Conservation of the Cultural Heritage
(ARCCH), Ministry of Culture (Addis Abeba), and
today professor of Archaeology at AAU. Despite some
initial difficulties due to Ethiopian academic policy,
the programme was launched in 2002 and contributed
to form the first Ethiopian archaeologists, including
Temesgen Burka, Temesgen Nigus and Alemseged
Beldados, who got the Ph.D. in African Archaeology
at UNO in 2011. In 2006 the Archaeological Unit of
the History Department, AAU, was transformed into
the first Department of Archaeology and Cultural
Heritage Management in Ethiopia. In such a way,
UNO could contribute to the beginning of the
Ethiopian School of Archaeology.
In 1992, while I was working at AAU, I had a
chance to meet three American scholars (J. McCann,
historian, K.A. Bard and M. DiBlasi, archaeologists)
from Boston University (USA), who were visiting the
University. This marked the beginning of a new phase
in the archaeological research of UNO in Africa, as in
that occasion the foundations for a trilateral agreement
among UNO, AAU and BU to improve joint research
in Ethiopian Studies and Archaeology and to support
the AAU archaeology programme were laid.
In 1993 a UNO/BU Joint Archaeological Project at
Aksum (Tigray, northern Ethiopia) was launched
under the direction of Kathryn A. Bard and mine. The
Museo Orientale ‘Umberto Scerrato’
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