Plan of conservation
and restoration of the metalwork
M
ARINA
V
ECCHI
A laboratory of restoration and conservation plays a
leading role for the safeguard and the use of works of
art, archaeological finds and objects of historical and
documentary value. Thanks to the intervention of a
work team, that is structured hierarchically, from the
director/s and from the restorer-keepers and thanks to
the joint work of other professional figures, it
guarantees the procedural and methodological quality
of the activity of conservation. The formulation of a
plan of conservation and restoration, given the
complex nature of the artefacts, is an elaborate
operation and requires the aid of a professional group,
that includes several specialists in cultural heritage
(archaeologists, historians of art, archivists, architects,
restorers, computer scientists, etc).
Every specialized figure, beginning from the
evaluation of a series of factors (nature of artefacts,
condition and aim of the intervention) contributes,
with its own knowledge, to the planning and to the
definition of the indirect interventions (preventive) or
direct (of conservation and restoration) to do.
Within the field of the planning of a work of
conservation, it would be better to define several
phases and the relevant steps of work, which must be
organized and documented according to logical and
temporal sequences. A planning standard procedure
includes the following activities:
1. Collection and analysis of data concerning the
artefact: the features of the object (material, form,
technique etc.) are identified. An autoptic analysis or
radiographic examination (where it is possible and
necessary) highlights the physical and technological
factors; through the bibliographical research the his-
Progetto di conservazione
e restauro dei metalli
M
ARINA
V
ECCHI
Un laboratorio di restauro e conservazione svolge un
ruolo fondamentale ai fini della salvaguardia e della
fruizione di opere d’arte, reperti archeologici e oggetti
dal valore storico e documentario. Grazie all’intervento
di un’équipe di lavoro strutturata gerarchicamente a
partire dal direttore/i e dal restauratore-conservatore/i e
alla collaborazione di altre figure professionali, esso
garantisce la qualità procedurale e metodologica
dell’attività conservativa. L’elaborazione di un progetto
di conservazione e di restauro, data la natura complessa
dei manufatti, infatti, è un’operazione articolata e richiede
l’intervento di un gruppo professionale comprendente
diversi specialisti operanti nel settore dei beni culturali
(archeologi, storici dell’arte, archivisti, architetti,
restauratori, informatici, ecc.).
Ogni figura specializzata, partendo dalla valutazione
di una serie di fattori (natura dei manufatti, stato di
conservazione e finalità dell’intervento) contribuisce,
con le proprie competenze, alla progettazione e alla
definizione degli interventi indiretti (preventivi) o diretti
(di conservazione e restauro) da effettuare.
Nell’ambito della progettazione di un’attività
conservativa è consigliabile definire varie fasi e relative
sottofasi di lavoro, da organizzare e documentare
secondo sequenze logico-temporali. Un iter progettuale
tipo prevede le seguenti attività:
1. Raccolta e analisi dei dati relativi al manufatto: si
identificano le caratteristiche dell’oggetto (materia,
forma, tecniche di lavorazione ecc.).Ad esame autoptico
o radiografico (laddove possibile e necessario) si
evidenziano i fattori fisici e tecnologici; attraverso la
ricerca bibliografica si ricostruiscono gli elementi storici,
artistici e stilistici.